Lifelines. Politica, etica ed economia affettiva dell’abitare

In una fase come quella che stiamo vivendo, al convergere di una radicale crisi sanitaria con una altrettanto radicale crisi ecologica, non si può tornare ad indagare l’abitare secondo traiettorie parziali che pure hanno dato in passato buoni esiti. Sia quando, occupandosi della cosiddetta città dispersa, hanno indagato la coerenza e la regolarità di territori ferocemente individualisti. Sia quando, occupandosi dell’abitare condiviso, hanno esplorato una mitografia antica e contemporanea, fatta di frugalità, vicinanza, reciprocità.
Cosa definisce oggi l’abitare entro la pluralità di condizioni, geografie e politiche che lo connota? La domanda impone un’ascesa in generalità del discorso e una rottura della cornice fornita da indagini consolidate.
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